La fioritura della Glera ad accompagnare l’inizio dell’estate

A primavera inoltrata le colline di Valdobbiadene e Conegliano si profumano d’estate: a fine maggio la vite entra infatti nella fase fenologica più delicata dell’anno, quando i boccioli fiorali cominciano a schiudersi ed appaiono i primi grappoli.

Dopo il riposo invernale, il germoglio si trova nel suo momento di massimo accrescimento, ha raggiunto una lunghezza di 6-7 cm ed è pronto per la fioritura, che può durare dai 5 ai 15 giorni circa a seconda della latitudine e dell’altitudine. I primi a sbocciare sono sempre i germogli della parte centrale del grappolo, seguono quelli della base, poi delle ali ed infine della punta.
Durante questo affascinante processo, il nostro intervento in vigna è minimo e molto accorto; si limita al mantenimento della pianta pulita ed arieggiata, in modo tale che i fiori siano liberi dalla copertura fogliare e quindi più predisposti ad essere impollinati. Sarà la Natura a fare tutto il resto.
Per la formazione dell’acino che darà vita al grappolo, ma anche delle gemme che porteranno il fiore l’anno successivo, è necessario vi sia un clima caldo e soleggiato, senza eccessi d’acqua, luminoso e ventoso. Quest’ultimo aspetto è molto importante anche per l’impollinazione, che, per la vite, avviene proprio grazie al vento.
In questo preciso momento del ciclo vegetativo della vite è possibile fare delle prime stime sulla futura produzione tramite il conteggio delle infiorescenze e degli acini per grappolo. Ciò che è certo, è che passeranno ancora un centinaio di giorni prima della vendemmia, che a Valdobbiadene inizia tra la fine di agosto e le prime settimane di settembre. Saranno dunque le condizioni climatiche estive a determinare la qualità e la quantità finale delle uve raccolte.

Una fioritura quasi impercettibile quella della vite, se non per i suoi piacevoli profumi che si respirano in vigneto, fase delicata e decisiva su cui dipenderà il successivo lavoro dell’uomo.